ROMA (3-4-2-1): Marin; Sangaré (82′ Marchetti), Golic, Reale; Litti (46′ Tumminelli), Levak (46′ Di Nunzio), Romano, Dahl; Marazzotti (46′ Zefi), Graziani (69′ Almaviva); Misitano. A disp.: De Marzi, Seck, Mirra, Cama, Della Rocca, Solbes. All. Gianluca Falsini
Arbitro: Francesco Zago della sezione di Conegliano Assistenti: Giovanni Boato – Alfonsorocco Rosania
Ammonizioni: Levak (ROM), Reale (ROM). Romani (FIO), Graziani (ROM) Espulsioni: Baroncelli e Misitano all’83’ per screzi reciproci
Prima sconfitta stagionale in casa della Fiorentina. La sfida del 6° turno di campionato è terminata 3-1 per i viola.
I giallorossi hanno chiuso il primo tempo sotto di due reti, siglate da Rubino e Braschi. Nella ripresa riapre il gol di Misitano prima del 3-1 finale messo a segno ancora da Rubino.
Nel posticipo della sesta di campionato, la Primavera di Emiliano Bigica affronta il Monza allo Stadio Enzo Ricci e tra le due formazioni finisce 1-1. Con questo pareggio, il Sassuolo raggiunge l’Inter a 10 punti, momentaneamente al quinto posto in attesa di Fiorentina-Roma delle 18:30, che chiuderà la giornata.
Gara intensa e mai noiosa, tra due squadre che giocano a viso aperto e non hanno paura di rischiare: il Sassuolo parte con un buon giro palla ragionato e riesce ad imbucare Vedovati che supera in velocità Postiglione e scarica al limite dell’area, non trovando il compagno.
Al 16′ la prima vera chance della partita è per i biancorossi: cross in mezzo, deviato da Lopes finisce sui piedi di Longhi che si gira e calcia forte sul primo palo, buona chiusura di Viganò che respinge con i piedi.
Una manciata di minuti dopo grande occasione per il Sassuolo: azione manovrata che coinvolge tanti calciatori neroverdi, Lopes pennella sul secondo palo verso Vedovati che stoppa di destro e calcia di controbalzo con il sinistro per sorprendere Ciardi, il portiere biancorosso però chiude la porta con il corpo.
Al 26′ è la squadra ospite ad avvicinarsi al gol del vantaggio quando a seguito di alcuni rimpalli la sfera finisce sul destro di Martins, l’attaccante prova a schiacciare sul secondo palo a portiere battuto, ma il pallone si spegne a lato della porta difesa da Viganò.
Al 34′ è ancora Viganò a metterci le mani: bella conclusione di Colombo che diventa ancora più insidiosa dopo una deviazione di Corradini, l’estremo difensore neroverde si allunga e manda in angolo. Due minuti dopo Martins trova bene in area Lupinetti che calcia a botta sicura ma Viganò si distende e chiude lo specchio della porta. Sul finire del primo tempo altra chance per Lupinetti che da posizione defilata incrocia di destro senza centrare il bersaglio.
Secondo tempo che inizia con il Sassuolo che spinge sull’acceleratore: al 48′ Bruno va via sulla sinistra e mette in mezzo per Sandro che non riesce ad agganciare, il numero 11 serve in zona dischetto del rigore Vedovati che calcia potente di destro e sigla l’1-0.
Ancora Vedovati cerca lo spunto al 57′: serve di sinistro Barani che si inserisce velocemente in area di rigore e calcia sul primo palo, trovando l’opposizione di Ciardi.
Al 60′ pareggio del Monza: angolo di Berretta che trova Zanaboni, il bianocorosso stacca di testa indisturbato e fa 1-1.
Al 68′ ottimo recupero palla di Macchioni, Barani fa ripartire l’azione e Bruno manda in verticale Vedovati che crossa di sinistro sul secondo palo, Sandro in scivolata non ci arriva per una questione di centimetri.
Azione prolungata dei neroverdi che si conclude con un pallone rimpallato dalla difesa biancorossa sulla testa di Parlato, il terzino angola più che può ma è ben posizionato Ciardi.
Brivido al 90′: un cross morbido di Domanico viene leggermente deviato da Zanaboni, Viganò con un colpo di reni toglie il pallone dalla porta, mandandolo in angolo.
Triplice fischio che arriva dopo 5 minuti di recupero molto accesi ma con una sola occasione, un destro al limite di Bruno, facile presa di Ciardi; le due squadre rientrano negli spogliatoi con un punto a testa.
“Nel primo tempo non riuscivamo ad essere puliti tecnicamente, abbiamo avuto una chance per andare in vantaggio e poi qualche errore di troppo ha permesso al Monza di essere più pericoloso, ma è stato bravo Viganò”, così mister Bigica al termine della gara. “Col tempo abbiamo trovato i riferimenti giusti e siamo passati in vantaggio, potevamo andare anche sul 2-0 ma ci è mancata un po’ di precisone nelle ripartenze e la giusta presenza nell’area avversaria. Abbiamo concesso poco ai biancorossi grazie alla prestazione dei nostri centrali, peccato per il gol subito da calcio piazzato perché era una situazione che dovevamo gestire meglio. Ho cercato di trovare nuove soluzioni aggiungendo due esterni alti ma siamo comunque stati un po’ troppo frenetici e non abbiamo cercato abbastanza l’uno contro uno”.
Bigica ha poi concluso: “Ho alternato Daldum e Sandro nelle ultime partite cercando di dargli continuità e fargli prendere fiducia, sono due ragazzi che arrivano da campionati Under 17 e Under 18 che sono molto diversi da questo che è Under 20, bisogna dargli tempo di crescere e di lavorare perché sono sicuro che faranno la loro parte in questo campionato. Sia io che i ragazzi volevamo vincerla ma è comunque un punto che muove la classifica, ora ci prepariamo all’ultima prima della sosta dopo cui dovremo essere pronti visti i tanti appuntamenti che ci aspettano: speriamo tornino al più presto tutti gli indisponibili perché ci serve l’aiuto di tutti”.
ùAvvio equilibrato ma privo di occasioni da rete. Il ritmo sale dopo il quarto d’ora, il primo squillo è del Cesena al 15′ con la conclusione dalla distanza di Manetti che non preoccupa Mastrantonio, i rossoneri rispondono sempre da lontano con il tentativo alto di Sala al minuto 17. Al 24′ sono gli ospiti a sbloccare il match, punizione lunga di Castorri e colpo di testa vincente di Perini a centro area per lo 0-1. Il Milan prova a reagire con il sinistro, potente ma sopra la traversa, di Perera al 27′ e con diverse situazioni da fermo ma gli emiliani si chiudono bene. Due potenziali chance in chiusura di frazione, prima Veliaj mura Scotti – pescato in posizione di offside – poi nessun rossonero arriva a raccogliere la spizzata di Stalmach. Intervallo.
Tripla sostituzione al rientro dagli spogliatoi. I rossoneri partono forte, Stalmach colpisce in pieno il palo con un rasoterra dal limite al 49′ mentre al minuto 54 lo stesso Stalmach trova Ossola a rimorchio, destro ben indirizzato ma Veliaj è super e allunga in angolo. Il Milan chiude il Cesena nella propria area ma fatica a sfondare, Scotti e Bonomi vengono murati al momento del tiro tra il 65′ e il 68′. Serve un episodio, che arriva al 71′: Perrucci anticipa Valentini in area e conquista il calcio di rigore, Veliaj intuisce il suo destro incrociato ma non basta, è 1-1. I rossoneri insistono con Paloschi che impatta alto da angolo al minuto 81, gli ospiti ci provano con Coveri all’83’, blocca Mastrantonio. L’assalto finale non premia il Diavolo, finisce 1-1.
Inter (4-3-3): 1 Calligaris; 2 Aidoo, 26 Garonetti, 6 Maye, 17 Motta (3 Cocchi 63′); 16 Venturini, 14 Bovo, 29 Topalovic (7 Berenbruch 56′); 28 Romano (30 De Pieri 56′), 11 Spinaccè (9 Lavelli 56′), 10 Quieto (18 Mosconi 75′). A disposizione: 12 Taho, 4 Zanchetta, 8 Zarate, 13 Kangasniemi, 19 Della Mora, 24 Re Cecconi. Allenatore: Andrea Zanchetta
Ammoniti: Bovo (I), Balde (S), Sa Gomes (S). Arbitro: Turrini Assistenti: Peletti-Daghetta
Una vittoria sudata dopo una vera battaglia. La Primavera nerazzurra vince 1-0 sul campo della Sampdoria grazie al gol al 5’ con Spinaccè, abile a capitalizzare al meglio l’assist di Motta. L’Inter con questa importante vittoria sale adesso a quota 10 punti in classifica.
Il primo tempo inizia subito in discesa per i nerazzurri con il gol di Spinaccè che sblocca il match: Motta dalla sinistra va sul fondo e crossa al centro dove l’attaccante interista anticipa tutti e con un tap-in ravvicinato non sbaglia. Dopo il vantaggio la squadra di Zanchetta ha dimostrato tutta la sua maturità gestendo il match senza quasi mai rischiare. I doriani al 20’ si sono fatti vedere con un tentativo di Leonardi respinto dalla difesa interista e due minuti dopo si sono resi molto pericolosi con Ofoma che a botta sicura ha trovato la grandissima risposta di Calligaris. Prima della fine dei primi 45 minuti Quieto su punizione ha calciato fuori di poco dai 25 metri.
La ripresa vede i padroni di casa aumentare il ritmo. Al 47’ Patrignani di testa stacca più in alto di tutti e impegna Calligaris. Il portiere nerazzurro è assoluto protagonista della ripresa con tre parate straordinarie: la prima sul tiro ravvicinato di Leonardi, poi su Ofoma e infine parando miracolosamente il destro a botta sicura di Ntanda. Samp che al 76’ sfiora il vantaggio colpendo il palo con il colpo di testa di Patrignani. I nerazzurri faticano a creare occasioni e vanno vicinissimo al raddoppio all’89’ quando Mosconi in contropiede parte dalla trequarti e da solo a tu per tu con Ceppi manca di freddezza sprecando una grande chance. L’Inter però resiste nei cinque minuti di recupero e porta a casa tre punti pesantissimi.
Verona-Udinese 1-3
Verona (3-5-2): Magro; Nwanege (dal 43’ st Vapore), Nwachukwu, Corradi; Agbonifo (dal 24’ st Monticelli), Szimionas (dal 1’ st Scharner), Dalla Riva, Pavanati (dal 43’ st Philippe), De Battisti; Vermesan, Luna.
A disposizione: Ravasio, Kurti, Popovic, De Rossi, Jablonski, Devoti, Barry. All. Sammarco.
Udinese (3-4-2-1): Malusà; Palma, Del Pino, Guessand; Lazzaro, Conti (dal 43’ st Danciutiu), Di Leva (dal 24’ st Demiroski), De Crescenzo; Pejicic (dal 16’ st Cella), Barbaro (dal 24’ st El Bouradi); Bonin (dal 43’ st Vinciati).
A disposizione: Kristancig, Shpuza, Polvar, Olivo, Busolini. All. Bubnjic.
Arbitro: Sfira
Assistenti: Cavalli – Bernasso
Marcatori: Pejicic (U) al 2’ pt (rig.), 16’ pt e 8’ st, rig. Luna (V) al 5’ st
Ammoniti: Agbonifo (V) al 40’ pt, Lazzaro (U) al 4’ st, Barbaro (U) al 21’ st, Conti (U) al 26′ st, Corradi (V) al 32’ st
Espulsi: Vermesan (V) al 49’ st
Note: 2’ di recupero nel primo tempo, 4’ di recupero nel secondo tempo. Al 8’ st Pejicic (U) si è fatto parare un calcio di rigore.
Prima gioia per i giovani bianconeri, che si impongono per 3-1
È arrivata a Verona la tanto attesa prima vittoria della Primavera, che ha dimostrato di essere cresciuta notevolmente in questo inizio di campionato – imparando dalle difficili sfide precedenti – e anche grazie ad un Pejicic super batte l’Hellas Verona per 3-1.
Lo sloveno porta immediatamente in vantaggio i bianconeri, trasformando un rigore conquistato da Di Leva. Pochi minuti dopo sempre Pejicic non trova il gol staccando di testa nel cuore dell’area avversaria.
Il Verona prende in mano il gioco e va vicino al gol con Pavanati – che colpisce l’esterno della rete – ma l’Udinese si difende con ordine e trova il raddoppio con la gran botta da fuori area di Pejicic, continuando ad attaccare anche sopra di due gol.
La difesa bianconera continua a dimostrare solidità murando Agbonifo prima e Vermesan poi, si fa vedere anche Malusà che blocca il tiro di Pavanati. Anche dall’altra parte del campo impegnato il portiere, con Magro che nega il terzo gol personale a Pejicic.
Al rientro dagli spogliatoi il Verona accorcia subito le distanze con Luna, che trasforma dal dischetto dopo il fallo da rigore di Lazzaro. Passano però meno di cinque minuti e arriva un altro rigore, questa volta per l’Udinese: Pejicic si fa ipnotizzare da Magro, ma sulla ribattuta arriva prima di tutti e fissa il punteggio sul 3-1.
Guessand e lo stesso Pejicic sfiorano il quarto gol, mentre il Verona prova a fare arrivare palloni in mezzo ma trova spesso e volentieri Malusà a raccoglierli.
Il portiere bianconero respinge anche il tentativo nel finale di Dalla Riva, mentre Nwanege da fuori non trova la porta. Gli attacchi gialloblu continuano ad infrangersi contro Palma e compagni fino al fischio finale: finisce 3-1 per l’Udinese, che sale a 3 punti in classifica.
Juventus – Cremonse 3-2
Marcatori: 24’ pt Pagnucco (J), 45’ pt Di Biase (J), 11’ st Spaggiari (C), 29’ st Gabbiani (C), 33’ st Pugno (J).
Arbitro: sig. Giuseppe Mucera (Palermo). Assistenti: sig. Mattia Bettani (Treviglio), sig. Gianluca Li Vigni (Seregno).
Ammoniti: 32’ st Tosi (C).
Espulsi: 23’st Pertusio (J).
La Juventus U20 ha superato 3-2 la Cremonese al campo “Ale&Ricky” dell’Allianz Training Center di Vinovo nel match valido per la 6ª giornata del campionato Primavera 1. Per i bianconeri in gol Pagnucco, Di Biase e Pugno.
I primi minuti di gara sono tutti di studio fra le due squadre che, rimbalzandosi il possesso del pallone, vanno a caccia del pertugio giusto per muovere il risultato inchiodato sullo 0-0 nei primi 23 giri d’orologio. Al 24’ la squadra allenata da mister Magnanelli trova però il modo di sbloccare l’incontro e indirizzarlo verso il proprio lato: cross perfetto dalla destra di Savio per il centro dell’area di rigore dove arriva la spizzata di Di Biase e la percussione centrale di Pagnucco che, con i tempi giusti, entra in area di rigore e porta avanti i suoi. Nei minuti successivi al vantaggio bianconero la Cremonese prova a impensierire i padroni di casa senza però riuscirci. È la Juventus anzi prima a sfiorare il doppio vantaggio e poi a trovarlo definitivamente, sempre con Di Biase protagonista: prima non riesce a spingere in rete, di testa, un cross perfetto di Finocchiaro da ottima posizione, poi si invola splendidamente sulla sinistra eludendo gli avversari in velocità e, con un rimpallo fortunoso, firma il 2-0 con cui si chiude la prima frazione.
La Cremonese entra in campo molto aggressiva nella ripresa e al 56’ accorcia le distanze dopo un’azione confusionaria in area di rigore terminata con la conclusione, imprendibile per Zelezny, di Spaggiari. Due minuti più tardi è super l’estremo difensore di casa che toglie, volando verso il secondo palo, il tiro di Lordkipanidze indirizzato verso l’incrocio dei legni. Si fanno vedere i giovani bianconeri in avanti con il colpo di testa che termina di poco sul fondo di Verde su azione d’angolo. Al 67’ però il grande protagonista è ancora Zelezny che, con un riflesso incredibile, nega il pareggio a Triacca, arrivato a tu per tu col portiere della Juventus, deviando il pallone in corner. Zelezny che però non riesce a ipnotizzare dal dischetto, a un quarto d’ora dalla fine, Gabbiani che porta il risultato sul 2-2. La reazione della squadra di Magnanelli è però immediata e confezionata da due nuovi entrati: Crapisto porta palla in mezzo al campo e verticalizza per Pugno che, al limite dell’area di rigore, lascia partire un destro a incrociare meraviglioso che lascia impietrito il portiere avversario e si insacca sotto la traversa. Una risposta al pari riacciuffato dagli ospiti fondamentale per il percorso di crescita della squadra di Magnanelli che porta così a casa vittoria e tre punti.
Arbitro: Andrea Terribile di Bassano del Grappa (assistenti Davide Fenzi di Treviso e Alberto Callovi di San Donà di Piave).
Note: ammoniti Tavanti (A), Gobbo (A).
I nerazzurri si fermano contro il Torino nella 6ª giornata del campionato Primavera 1 2024-2025 “Trofeo Giacinto Facchetti” allo Stadio Carillo Pesenti Pigna di Alzano. La squadra granata conquista i tre punti battendo l’Atalanta per 1-3.
Ad Alzano è un primo tempo equilibrato quello tra Atalanta e Torino. I nerazzuri partono subito bene sfiorando il gol del vantaggio al 7’ con Fiogbe che, da pochi passi, calcia fuori dallo specchio. La squadra granata risponde al 21’ con una progressione dalla sinistra di Ciammaglichella che viene fermata dall’ottimo Torriani. La palla in questo caso finisce in angolo. Pochi minuti prima del termine del primo tempo l’Atalanta torna però a farsi sentire con Baldo al 40’ e poco dopo con Riccio da fuori area. Entrambe le occasioni non bastano per sbloccare il risultato. La prima frazione di gioco termina così sul risultato di 0-0 dopo 1′ di recupero.
Nella ripresa la squadra di mister Bosi parte forte con Fiogbe, conclusione deviata sul secondo palo che finisce poco alta sopra la traversa. Al 57’ la partita si sblocca, il Torino si porta in vantaggio con un colpo di testa di Gabellini su calcio d’angolo. I granata trovano il raddoppio poco dopo con Acar al 64’. Il numero 21 punta la porta partendo dalla tre quarti e batte Torriani di piattone. Atalanta-Torino 0-2. L’Atalanta non demorde e con Riccio accorcia le distanze al 82’ spingendo la sfera in rete dalla linea di porta dopo una respinta del portiere granata. Il risultato dice Atalanta-Torino 1-2. Bastano però pochi minuti al Torino per allungare di nuovo il risultato con Franzoni. Dopo un filtrante di Limea Oliga, il giocatore numero 91 granata segna così il gol del 1-3. Ad Alzano l’incontro termina sul risultato di 1-3 in favore della squadra granata dopo 4’ di recupero.