Alla scoperta di Andrea Giorgini del Südtirol. Il giovane difensore si sta dimostrando una risorsa di valore della formazione altoatesina
In una stagione per ora complessa per il Südtirol, si contano alcune note estremamente positive per un club sempre abile ad investire su giovani promettenti o calciatori provenienti da categorie minori.
Tra queste spicca sicuramente il nome di Andrea Giorgini, il difensore classe 2002 prelevato nel gennaio 2023 dal Latina e originario di Fano (dove è cresciuto nelle giovanili).
Giorgini, difensore impiegato già anche come esterno, si è dimostrato una garanzia per il Südtirol che lo ha schierato in campo praticamente in tutte le partite, per un totale di 1.588 minuti giocati. Giorgini, infatti, è il raggio di sole che attraversa le montagne di Bolzano per atterrare sullo stadio Druso, in una stagione al momento in chiaroscuro per la compagine tirolese.
Il difensore è stato contrattualizzato fino al 30 giugno 2026, e dopo alcuni mesi di apprendistato, dallo scorso settembre è diventato un titolare fisso dell’undici del Südtirol. I numeri lo testimoniano alla perfezione. Ad oggi Giorgini ha messo in fila molti colleghi più esperti della categoria su alcune statistiche fondamentali per un difensore: i contrasti, i duelli vinti, le palle intercettate e quelle recuperate.
Nel primo caso è andato oltre il 55% di efficacia, mentre nel secondo si è fermato “solo” al 51%. Segno certo di grinta, forza fisica e mentale, nonostante il salto di categoria realizzato poco meno di un anno fa. Molto interessanti i dati riguardanti la lettura del gioco in fase difensiva. Sono ben 18 le palle intercettate, quasi una a partita, mentre sono addirittura 88 le palle recuperate: 4,27 a partita.
Il difensore marchigiano non disprezza nemmeno un ruolo centrale in fase di costruzione, attitudine testimoniata dai 515 passaggi riusciti sui 700 tentati da inizio campionato. Il 71% di riuscita, con una media di 36 a partita.
Del resto, non si mettono in fila 84 partite da titolare, fra i 18 e i 20 anni, con il Latina tra Serie D e Serie C, se non si hanno le caratteristiche tecniche, fisiche e mentali giuste.
Caratteristiche che nel caso di Giorgini sono addirittura un marchio di famiglia. Andrea, infatti, è il figlio d’arte del papà Davide, anche lui difensore che ha giocato diversi anni fra i dilettanti delle Marche con esperienza in Serie C con la Vis Pesaro.
Il legame con la famiglia non è banale per Giorgini. Legatissimo a suo nonno scomparso poco prima del suo debutto tra i professionisti, il difensore ha dedicato la scelta del numero delle prime maglie della sua carriera proprio al nonno: un insolito 45 a rappresentare il suo anno di nascita.
Giorgini ha avuto modo di affinarsi anche nell’Ascoli Primavera nel 2020, dove, pur avendo giocato solo un match a causa dello stop legato al lockdown, ha avuto la possibilità di allenarsi con l’attuale tecnico dello Spartak Mosca Guillermo Abascal. E per di più in una rosa che ha vinto il Girone B della Primavera 2 guadagnando la promozione.
Il difensore del Südtirol vanta un fisico importante, 190 centimetri di altezza su cui si innesta una muscolatura compatta e flessibile che gli permettono di avere uno scatto breve ed una progressione importante decisive per i recuperi difensivi e i duelli.
La promessa in forza agli altoatesini può invece lavorare su alcuni difetti. Si tratta della sua propensione alla fase offensiva, attività in cui Giorgini, nonostante la stazza, tende a non avventurarsi: basti pensare che nel campionato in corso ha tirato solo due volte nello specchio della porta avversaria e in carriera ha segnato tre reti. Il futuro è comunque dalla sua parte e i margini di crescita ci sono tutti affinché possa costruirsi come un difensore di valore in un campionato di alto livello quale la Serie BKT.