BAYER LEVERKUSEN – JUVENTUS 0-2. Con i “tre tenori” si può puntare al massimo. Di Giuseppe Marchetta
“I Tre Tenori” è una formazione di tenori che hanno tenuto concerti negli anni novanta e nei primi anni 2000: gli spagnoli Plácido Domingo, José Carreras e l’italiano Luciano Pavarotti. I tre hanno cantato insieme per ben 34 concerti in tutto il Mondo dal 7 luglio 1990, in occasione della finale del Mondiale di calcio Italia ’90, fino al 28 settembre 2003, in occasione del Concerto di Columbus presso lo Schottenstein Center. Il successo della formula dei tre tenori ha portato a diverse imitazioni, quali gli Irish Tenors, i Tenor Australis, i Three Canadian Tenors, i Ten Tenors, Three Tenors and a Soprano, i Three Sopranos, Three Mo’ Tenors ed infine i Three Chinese Tenors. Nell’anno 2000, Joe Mantegna, George Hamilton e Danny Aiello hanno interpretato tre artisti nel film commedia OFF-KEY, vagamente ispirato ai tre tenori. Nel mondo del calcio i tre tenori già esistevano ai tempi del grande Real di Raymond Kopa, Alfredo Di Stefano e Francisco Gento, vincitori insieme di 3 delle 5 Coppe Campioni consecutivamente conquistate dai Blancos di Madrid ed autori di valanghe di assist e reti. Per un biennio i tre tenori al Bayern Munchen furono Karl Heinz Rummmenigge, Uli Hoeness e Gerd Muller. Insieme conquistarono due coppe dalle grandi orecchie. Nel 1983 ci furono 3 immensi tenori alla Juve trapattoniana e bonipertiana: Roberto Bettega, Paolo Rossi e Michel Platini. I tre incrociarono i loro destini tropppo tardi e la Juve solo sfiorò la mitica coppa. La quale fu alfin comunque ghermita di forza col trio bianconero tutto corsa e muscoli: Fabrizio Ravanelli, Gianluca Vialli e Alex Del Piero nel favoloso maggio del 1996. Ma il vero fenomeno dei tre tenori è esploso solo nel nuovo millennio, a partire dal 2009, col successo del Barca col trio delle meraviglie: Lionel Messi, Samuel Eto e Titì Henry. Nel 2014 l’altra grande spagnola, il Real, si aggiudica il trofeo continentale col trio Gareth Bale, Karim Benzema e Cristiano Ronaldo. Nel 2015 ancora il Barca in cattedra, in finale ai danni della Juve pirliana, coi tenori Lionel Messi, Luisi Suarez e Neymar. Poi di nuovo Real per 3 anni consecuitivi con la riproposizione dei magnifici Gareth Bale, Karim Benzema e Cristiano Ronaldo. L’anno scorso vinse il Liverpool col trio magico: Mohamed Salah, Roberto Firmino e Sadio Manè. Ma altre grandi corazzate del football europeo, esattamente come accadde nella musica lirica, sono oggi s’accordo sulla formula dei tre tenori e si va d’imitazione: vedasi Paris Saint Germain con Kylian Mbappé, Mauro Icardi e Neymar ed il Manchester City di Sterling Aguero e Sanè. Insomma se la Juve vuol vincere la coppa dalle gandi orecchie ha bisogno dei tre tenori come non mai. E con il Bayer, sia all’andata che al ritorno, finalmente li abbiamo visti cantare insieme e che musica! uno di loro segna grazie alle preziose giocate degli altri due: roba da lustrarsi gli occhi come ai tempi di Platini, Rossi e Boniek, più Bettega. Ma veniam con ordine. A Leverkusen Sarri parte razionalista e prudente nonostante abbia nulla da perdere, a parte l’intero pacchetto arretrato rivoluzionato con gli innesti dell’anziano Buffon, di Danilo, Demiral, Rugani, De Sciglio più Rabiot come mezzo sinistro, schiera ancora l’anacronistico Bernardeschi in un ruolo non suo e che suo sarà mai, come trequartista dietro le due punte. Alla fine butta dentro: Buffon; Danilo, Rugani, Demiral, De Sciglio; Cuadrado, Pjanic, Rabiot; Bernardeschi; Ronaldo, Higuain. Il tranquillo benchè trapanante Bosz replica con il suo teutonico e tetraedrico 4-4-2, ovvero con: Hradecky; L. Bender, Dragovic, S. Bender, Sinkgraven; Bellarabi, Demirbay, Aranguiz, Diaby; Havertz, Alario. Arbitra Bastien (FRA), contrario alle regole del gioco che prevedono l’interruzione dello stesso in caso di fallo, lo qual Bastien è già là, al centro del ring, controlla tutto e tutti, poi d’improvviso fischia: si parte! 4′ Diaby prova la coordinazione volante, ma il pallone si perde sul fondo. 10′ Dopo la respinta di Buffon su un cross di Aranguiz, il 10 Demirbay si coordina ma non trova la porta. 12′ Dal vertice sinistro dell’area, conclusione d’esterno sinistro di Diaby violenta che sbatte sul montante. 21′ Da destra CR7 punta l’area e cerca il diagonale sul secondo palo. Pallone fuori di pochi centimetri. 21′ Cuadrado dalla destra converge e, giunto al limite, lascia partire un bel fendente incrociato rasoterra che si perde sul fondo d’un metro. 22′ Bellarabi converge da destra e, dal limite, fa partire un bel diagonale a mezza altezza respinto in semi-tuffo da un attento Buffon. 36′ dopo batti e ribatti sul vertice sinistro dell’area tedesca, ne approfitta il Pipita, che entra in area e, da posizione defilata, fa partire un tiraccio che termina altissimo sopra la traversa. 51′ buona giocata di Bernardeschi che libera il CR7 davanti ad Hradecky. Il portoghese, da posizione defilata a sinistra, col diagonale coglie il palo e di qui la rete ma si alza la bandierina dell’assistente per un leggero fuorigioco sull’incrocio. 75′ Dybala entarto da 8 minuti, se ne va sulla sinistra e dal fondo mette al centro un traversone per CR7 che non può sbagliare a porta vuota. 0-1 e palla al centro! 92′ ancora Dybala, frizzante, ficcante, perentorio e preciso, s’incunea sulla destra, e d’esterno tocca in mezzo al limite per l’accorrente Higuain che insacca con preciso radente sul primo palo. E’ il raddoppio conclusivo! la Juve ha dominato il girone con 16 punti su 18 disponibili, record di Lippi e Capello eguagliati. Ora con i tre tenori si può puntare al massimo! Sarri lo sa, ma fa il pesce in barile!
Amen
PAGELLE JUVENTUS:
BUFFON 7: fa una bella parata e nulla più chè la novella difesa bianconera regge bene l’urto teutonico.
DANILO 6: fa quel che può in fascia, con pure qualche traversone un po’ troppo teso.
RUGANI 6: dovrebbe fare il Bonucci, ma non ha nè la personalità nè la tecnica. In compenso difende bene.
DEMIRAL 7,5: partitona del nuovo Chiellini, fisica, robustosa et forte.
DE SCIGLIO 6: diligente come uno scolaretto. Mette in mezzo un bel traversone e nulla più in fase d’attacco. Chiude bene in difesa.
CUADRADO 5: proposto in un ruolo non suo, quello d’interno di centrocampo, stecca al di là del prevedibile.
MURATORE SV: entra pochi secondi, giusto per lasciar intuire i muri che riuscirà a costruire.
PJANIC 6,5: gioca un bel secondo tempo e l’intera squadra decolla.
RABIOT 6,5: va in crescendo nel secondo tempo. Ossia ha bisogno di giocare.
MATUIDI SV: entra nel finale giusto per contribuire con dinamicità e fisico alla difesa de risultato.
BERNARDESCHI 4,5: no so che gusto ci provi il Sarri ad incaponirsi nel farlo giocare in un ruolo che suo sarà mai e costringere il giovane a figuracce inenarrabili.
DYBALA 7,5: entra e stravolge in bene l’equilibrio della partita con personal verve e particolarissimo entusiasmo. Oriana è brava e gli fa bene.
HIGUAIN 7,5: segna e vorrebbe far segnare, ma l’altruistico traversone per CR7 è un tantino fuori misura in potenza e mira.
RONALDO 7: segna ed è in evidente crescita di forma fisica. Deve tornare urgentemente alla mezza dozzina d’occasioni e più che una volta sapeva crearsi a partita.
SARRI 7: un pizzico di sarrismo in più ed i tre tenori riproposti anche, e soprattutto, in prospettiva.
ARBITRO (monsieur Benoit Bastien, Epinal, Francia) 5: credo abbia perso il fischietto subito dopo il poderoso fischio iniziale. Altrimenti è un vero Bastien contrario.
Voster
Giuseppe Marchetta