Inter: Conte e “la legge della memoria”. Milan: la firma di Ibra e “lo sgarro” di Calhanoglu. Cluster Nazionale: tanti errori e un solo, meritatissimo applauso
Prima, un test. Se sapete chi sono “Posamen” e “la Gioconda del tip-tap”, se reagite alle espressioni “anche il cazzo” e “Cannavacciuolo fa serata”, allora potete procedere nella lettura di questo bislacco pezzo. Potete farlo anche se non lo sapete, per carità, ma, nel caso, vi invitiamo vivamente ad approfondire. Fine del test, la risposta a piè di pagina.
E, quindi, c’è il cluster della Nazionale. Il cluster è quella cosa che un secondo prima gli appartenenti a un gruppo stanno tutti bene e un secondo dopo gli stessi si contagiano a raffica. “Succede”, si dirà. “Ma anche no”, rispondiamo.
Per motivi che tradurremo con la locuzione “che due maroni sospendere in continuazione il campionato”, la pausa per la Nazionale andrebbe rivista a prescindere, figuratevi all’epoca della pandemia. Ecco, all’epoca della pandemia, mescolare giocatori provenienti da diversi gruppi di lavoro e obbligarli a girare per l’Europa, significa commettere quella che in termini tecnici potremmo definire “una clamorosa puttanata”.
In attesa di capire come sono andate le cose realmente in azzurro, sappiamo solo che il rischio di aver contaminato il campionato esiste: Sirigu e Cragno (due dei positivi) sabato hanno giocato, con tutti i rischi del caso per compagni ed avversari.
Consentiteci in questa sede post-pasquale di fare i complimenti al Sassuolo, club che ha volontariamente messo in quarantena i suoi azzurri, pur contro i propri interessi. Qualcuno li ha attaccati (“così falsano il campionato!”) e questo perché nel nostro straordinario Paese un atto di responsabilità non viene visto per quello che è (“un atto di responsabilità”, appunto) semmai come un torto nei confronti di tutti quelli che se ne fottono. Che meraviglia.
Passiamo ad altro.
Domani, Asl permettendo, si gioca Juve-Napoli, partita programmata due ere geologiche fa e ora parecchio importante: dirà molto in chiave “qualificazione alla prossima Champions”, dirà molto di quel che può capitare sulla panchina della Juve. Quella del Napoli, invece, è già segnata: Gattuso andrà via (errore clamoroso della proprietà, ma abbiamo già ampiamente trattato l’argomento). SEGUE