Juve – Ajax 1-2: undici folletti olandesi danzano sulla tomba del calcio italiano. Di Giuseppe Marchetta
Alla fine bisogna farsene pure una ragione, come ha fatto Andrea Agnelli subito dopo il grande match. Come ha fatto Allegri. Ma alla fine la ragione che nessuno dice è molto semplice: ha vinto il ritmo, la maggior vitalità, il maggior entusiasmo, se vogliamo, giovanile. Quella giovanilità che fa i pugni con la Juventus, che vuol dire gioventù, ed i suoi enormi ideali che si fondano nella sua gloriosa storia di sacrifici, sudori ed alfin trionfi. Ha vinto quell’entusiasmo giovanile tutto olandese che si traduce in idee fresche e nuove, in invenzioni, improvvisazioni del momento, poggiate su dettami ben precisi: marcature preventive, recupero subitaneo del pallone (entro 7 secondi, come da manuale Guardiola), densità intorno alla palla, scambi veloci sullo stretto, attrazione della difesa altrui nel mezzo ed allargamento improvviso sulla fascia quindi rimasta sguarnita o, in alternativa, imbucata diretta in area. Conclusioni mai forzate ed anzi progettate, eseguite al termine di combinazioni preordinate e finalizzate a presentarsi nelle migliori condizioni per il tiro stesso, che infatti alfin risulta preciso e, quasi sempre, a giro, sul secondo palo, ossia imprendibile. Il tutto condito da grande fisicità (e qui i lanicieri devono ringraziare arbitri di andata e ritorno che hanno spesso lasciato correre entrate dure ed al limite del regolamento) ed atletismo sul breve (scatto) e sul lungo (resistenza). Si son viste poi giocate estratte pari pari dal Rugby d’alta scuola: palla data al compagno di lato, aggiramento del compagno da dietro e ricezione sul’altro lato. Insomma oltre alla freschezza ed alla giovine età, i lancieri devono rigraziare il signor Erik Ten Hag da Haaksbergen, tecnico emergente di 49 anni, del tutto sconosciuto in ambito internazionale, fino a pochi mesi fa, quando riuscì nell’impresa di superare i preliminari di Champions, qualificarsi agli ottavi a spese del Bayern, eliminare i pluridetentori del trofeo, il mitico Real, sbancando il Bernabeu per 4-1 (peggior sconfitta in assoluto dei Blancos in casa nella competizione) ed ora eliminare la Juve di CR7, una delle favorite alla vittoria finale. Ciò che balza all’occhio è proprio il grande gap tra le due contendenti: il gioco compassato, lento, melinato degli allegriani; la mancanza nei bianconeri di una benché minima alternativa al solito tran-tran, all’aggiramento del campo, del pressing avversario, con stucchevoli ruote di giropalla, senza mai entrare nel vivo del campo, nel canile di centrocampo. Piuttosto che i lanci lunghi di Bonucci, fini a sé stessi. L’ endemica incapacità dei centrocampisti di presentarsi al limite dell’area avversa per il tiro. Le poche conclusioni sempre affrettate, forzate ed alte. Gli esterni incapaci nel cambio passo: Bernardeschi spesso ridicolizzato nei tentativi di slancio in progressione (ah, quanto son mancati Costa e Cuadrado!). L’ inadeguatezza fisica nei blocchi difensivi in area (ah, quanto son mancati Chiellini e Mandzukic!). Ma soprattutto è evidente la mancanza di giovanil entusiasmo, di vena creativa dettata dallo stesso: nel calcio moderno sembra contare molto più tale aspetto rispetto ad esperienza, calma e lucida meditazione e/o speculazione. In definitiva i tanto osannati senatori allegrani hanno toppato al cospetto della giovane e spensierata banda di Amsterdam. Unica attenuante per Allegri sono le vistose assenze (Chiellini, Mandzukic, Costa, Cuadrado, Khedira, Barzagli, Caceres, Perin): unici dubbi per lui sono se schierare dall’inizio Dybala pittosto che Kean, o De Sciglio invece di Cancelo. Alla fine opta per il solito 4-3-3, senza un vero riferimento in avanti, ovvero: Szczesny; De Sciglio, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Ronaldo, Dybala. Ten Hag risponde con l’amato e spregiudicatissimo 4-2-3-1, ossia: Onana; Veltman, De Ligt, Blind, Mazraoui; Schone, De Jong; Ziyech, Van De Beek, Neres; Tadic. Arbitra il transalpino Turpin, il quale all’improvviso zuffola: si parte! 1′ manata di Veltman a Ronaldo, manca il giallo. 2′ De Ligt anticipa Matuidi sul suggerimento di Ronaldo. 4′ Bernardeschi, lievemente sbilanciato, non controlla il tiro-cross di De Sciglio. Il Var controlla e non interviene. 5′ Emre Can rimbalza il rinvio di Onana, il pallone termina sul fondo. 7′ problema per Mazraoui costretto ad abbandonare momentaneamente il campo per il dolore alla caviglia che gli si è girata in un contrasto con Dybala. 9′ Rugani in pressione su Ziyech: punizione in favore dell’Ajax. 10′ Mazraoui non ce la fa e chiede il cambio. 12′ Schone in ritardo su Matuidi con intervento al limite, poteva starci il giallo. 13′ punizione Ziyech: il pallone termina comodamente tra le braccia di Szczesny. 13′ Schone durissimo su Alex Sandro: Turpin clamorosamente sorvola di nuovo e non ammonisce! 14′ elastico di Ronaldo: Veltman lo ferma in fallo laterale. 17′ disimpegno di Rugani che esce alla grande dalla pressione dell’Ajax. 18′ Bernardeschi imbuca per Ronaldo ma il pallone è troppo lungo. 19′ Blind ferma Dybala con tackle scivolato a chiudere l’argentino. 21′ dopo il tiro smorzato di Neres da dentro l’area, Van de Beek si trova il pallone davanti a Szczesny ma calcia incredibilmente alto. 22′ tiro di Ronaldo, sulla sponda di Dybala, deviato in corner. 23′ mancino di controbalzo di Dybala dal limite sugli sviluppi di corner, blocca plastico Onana in tuffo. 26′ tiro-cross di Neres: Van de Beek non controlla il pallone che termina sul fondo. 26′ Veltman tutto solo sulla destra, calibra malissimo il cross. 27′ tiro di Bernardeschi ma ribatte Blind in corner. 28′ Ronaldo di testa, sugli sviluppi di corner, schiaccia in rete. L’arbitro rivede al Var per un presunto fallo di Bonucci ma non c’è nulla. I giocatori dell’Ajax si ostacolano tra loro. 1-0 per la Juve! 29′ Matuidi anticipato in area sulla possibile ribattuta da una smanacciata di Onana. 34′ Gol Van de Beek raccoglie un tiro di Ziyech e batte Szczesny. Controllo del Var ma il gol è regolare. Bernardeschi sull’estrema destra non sale insieme alla linea difensiva bianconera e tiene in gioco il battitore olandese. 38′ cross di De Sciglio profondo ed inguardabile, nessun terestre sarebbe potuto arrivarci. 39′ Tadic impatta di mano il rinvio di Szczesny: intervento nettamente irregolare. Manca il giallo. 40′ Emre Can lanciato a rete va giù sulla linea dell’area di rigore ché Blind tocca la gamba del tedesco sbilancaindolo sulla corsa: lascia correre il direttore di gara. 42′ Dybala cerca Bernardeschi ma il suggerimento è però impreciso. 44′ storie tese tra De Sciglio e Van de Beek: il bianconero lamenta un colpo sul labbro. 45+3′ cross di Matuidi: libera comodamente Blind. 45+4′ De Jong stende Ronaldo: manca il giallo per il centrocampista. 45+5′ punizione di Ronaldo che coglie la barriera in pieno dai 40 metri. 45+5′ Turpin manda tutti a prendere il Lipton. Ten Hag ci crede sempre di più. Allegri vede qualche strega, dovendo rinunciare pure a Dybala, che stava oscurando De Jong. Sceglie il rischio e fa scaldare il giovane Kean. Si riparte. 48′ suggerimento di Matuidi in area: De Jong libera, buona occasione potenziale. 51′ tiro dal limite di Van de Beek, al termine di una giocata corale nello stretto dell’Ajax, mette in corner Rugani. 52′ miracolo di Szczesny sul tiro di Ziyech che aveva calciato solissimo sotto la traversa, dopo un errore in transizione di Pjanic. 54′ Juve in confusione: patisce l’inizio della ripresa dell’Ajax. 55′ Ronaldo prova da corner con colpo di testa sul secondo palo però completamente sbilenco. 57′ tiro di Ziyech murato da Bonucci, ma gioca benissimo l’Ajax ora. 57′ anticipo provvidenziale di Matuidi che chiude in area anticipando Van de Beek. 58′ destro a giro indirizzato sotto l’incrocio, vola il Szczesny che mette miracolosamente in corner. 60′ cambio di gioco completamente sballato di Bernardeschi, bianconeri in grande difficoltà. 61′ innescato in verticale da CR7, Kean tira ma non riesce a trovare la porta da ottima posizione. 63′ intervento decisivo di Pjanic con chiusura in tackle scivolaoto ad anticipare Ziyech che stava per battere a porta sguarnita. 65′ Ziyech cerca il passaggio invece del tiro e grazia la Juve. 67′ Bernardeschi chiude su Van de Beek con intervento in scivolata in calcio d’angolo. 67′ De Ligt va in stacco perentorio sugli sviluppi di corner, si eleva sopra Alex Sandro, Bonucci e Rugani e schiaccia nell’angolo per il gol ammazza partita: 1-2! 69′ incredibile: Turpin finalmente trova il cartellino ed ammonisce Emre Can per intervento troppo vigoroso. 70′ punizione di Schone fuori di mezzo metro. 74′ De Ligt libera l’area su un azione confusa della Juventus. 75′ Rugani sbaglia in disimpegno, Neres colpisce male davanti a Szczesny. 75′ girata di testa di Kean sugli sviluppi di corner, il pallone termina sul fondo. 77′ Ronaldo va alla conclusione mancina smorzata in corner. 78′ occasione per Ronaldo: il cross di Cancelo viene però impattato da De Ligt e raccolto da Onana. 79′ gol annullato a Ziyech per posizione irregolare dello stesso. 81′ Ronaldo fermato in offside ma il portoghese continua a incitare i compagni. 83′ tiro di Schone: conclusione a rimorchio completamente sbilenca. 87′ bianconeri senza idee ed energie mentre la partita sta scivolando velocemente via. 90′ fallo di mano di Blind in area: rigore evidente per la Juve, lascia correre Turpin incredibilmente, nonostante il silent check da VAR. 90+3′ giallo per Ronaldo per un intervento in ritardo. 90+4′ chiude il sipario su di un match giocato alla stragrande dai lancieri e senz’anima dai bianconeri.
Amen
PAGELLE JUVENTUS:
SZCZESNY 7: para il parabile ed anche oltre, in un paio di circostanze.
DE SCIGLIO 4,5: giocatore inadatto ai palcoscenici europei, per ritmo lento e fisicità latente.
BONUCCI 4,5: lentissimo nell’impostazione ed impacciato in difesa, di fronte al pressing ed al dinamismo olandese di ordine superiore.
RUGANI 4: esegue, come sempre, il compitino. Ma qui ci vuole ben altro. Il peggio è che manco s’intravedono margini di crescita.
ALEX SANDRO 4: superato di slancio in fascia dal lanciere di turno.
CAN 7: unico elemento in grado di reggere il confronto e proporsi in avanti, senza però poter ricevere ausilio dei compagni.
PJANIC 4,5: mezzo punto in più, per aver rimandato il gol olandese di qualche secondo, compiendo un mezzo miracolo in recupero difensivo disperato. Per il resto è soverchiato in lungo ed in largo, in qualsivolgia tentativo di giocata, dal grande forcing tulipano, esattamente come all’andata. Anche lui non confacente ai superiori ritmi che l’Europa richiede, per stare almeno a galla.
MATUIDI 4: talmente assorto a controbattere le folate di riconquista palla degli uomini di Ten Hag, che non lo s’è visto giocare.
BERNARDESCHI 4: ridicolizzato dal dinamismo olandese, esattamente come all’andata. Pure lui appare inadatto ai ritmi europei.
DYBALA 5: un’altra volta sacrificato da Allegri al ruolo di mediano, per tener d’occhio il tuttocampista De Jong. Ruolo che alla Joya non può calzare mai per struttura fisica: né quello di mediano nè, ancor meno, quello di tuttocampista. Alla fine il suo talento viene annichilito.
RONALDO 7: segna il suo 6° gol nella Champions di Stagione, il 65° nelle gare di CL ad eliminazione diretta, il 127° in assoluto in CL. Ma da solo, come poi annunciato alla madre, lui non può fare miracoli.
CANCELO 4: entra e non incide, anzi.
KEAN 6: gioca tutto il secondo tempo in luogo dell’infortunato Dybala, contribuendo si con qualche utile finalizzazione, sfiorando pure la rete, ma pure ad allungare la squadra che appare più vulnerabile.
ALLEGRI 4: alla fine ottiene quello che lui ha sempre predicato: molta calma. Ma su quella calma danzano i lancieri come diavoletti scatenati. Per vincere in Europa occorre ben altro entusiasmo e carica emotiva, ben altro spirito ed inventiva. Occorre uno alla Ten Hag.
PAGELLE AJAX:
Onana 6,5, Veltman 6, De Ligt 8, Blind 6,5, Mazraoui 5 (11′ Sinkgraven 6, 81′ Magallàn SV), Schone 7, De Jong 7, Ziyech 6 (88′ Huntelaar SV), Van De Beek 7,5, Neres 6, Tadic 6. All.: Erik Ten Hag 9.
ARBITRO (Sig. Clément Turpin di Oullins, Francia) 5: mancano diversi gialli ai lancieri nel primo tempo e non vede due rigori per i bianconeri: uno su Emre Can lanciato a rete sull’1-0 per la Juve, l’altro nel finale, ove il mani di Blind è clamoroso ma pure il VAR tentenna: incredibile! Ronaldo probabilmente si domanda se non fosse stato meglio portarsi dietro pure le camisete blanche.
Voster
Giuseppe Marchetta