L`INTER CONQUISTA LA SECONDA STELLA. I nerazzurri festeggiano lo scudetto con cinque giornate di anticipo
L`INTER CONQUISTA LA SECONDA STELLA
I nerazzurri festeggiano lo scudetto con cinque giornate di anticipo
La vittoria nel derby ha un sapore più dolce del solito in casa Inter, perchè significa la conquista aritmetica del ventesimo scudetto. La formazione di Inzaghi si aggiudica con largo anticipo un campionato condotto sempre in testa, abbattendo diversi record e festeggiando questa sera grazie al successo per 2 – 1 sul Milan.
Vantaggio nerazzurro al 18`, quando Acerbi sottoporta devia in porta di testa su assist di Pavard. Sul finire di primo tempo Thuram potrebbe raddoppiare, ma la sua conclusione scheggia il palo. Altre occasioni prima dell`intervallo: conclusione di Calabria da dentro l`area e risposta da campione di Sommer, ripartenza dell`Inter e tiro di Mkhitaryan da ottima posizione, che Maignan respinge con i pugni. Bel primo tempo, con le due formazioni che non si sono risparmiate cercando di superarsi ribattendo colpo su colpo.
A inizio ripresa arriva il raddoppio con un rasoterra di Thuram dal limite che si insacca sul primo palo. L`Inter gestisce il match, Pioli ricorre a Giroud e Okafor per scuotere i suoi, ma neanche la rete di Tomori all`80` serve a rimandare la festa dell`Inter. Nel finale sale il nervosismo, ne fanno le spese Theo Hernandez, Dumfries e Calabria, tutti finiti anzitempo negli spogliatoi.
Scudetti e Stelle: una storia italiana
Con la conquista del ventesimo scudetto della sua storia l`Inter può ora fregiarsi della seconda stella
Dallo scudetto alla stella, i simboli della vittoria in Serie A: da sempre l`Italia è stata precorritrice anche in questo ambito.
Lo scudetto, come simbolo della vittoria del Campionato di Serie A, fu un`intuizione di Gabriele D`Annunzio che volle apporre uno scudo tricolore sulla divisa di una selezione del comando militare italiano in occasione di una gara amichevole a Fiume.
Un`idea che oggi potrebbe sembrare scontata ma che all`epoca fece scuola, visto che il tricolore bianco, rosso e verde era alternato all`utilizzo dell`azzurro come un omaggio alla famiglia reale dei Savoia, che allora regnava in Italia.
Visto il successo dell`iniziativa, nel 1924 venne deciso che la squadra prima classificata apponesse sulla maglia, nella stagione successiva, uno scudetto con i colori della bandiera italiana, rappresentativo dell’unità nazionale a livello calcistico.
La prima squadra a poter esporre lo scudetto sulla maglia fu quindi il Genoa, capace di vincere il nono titolo della sua storia nella stagione 1923/24. Scudetto però diverso nella forma rispetto a quello odierno con i colori della bandiera italiana ma con due sostanziali differenze: la corona dei Savoia posta in alto e lo stemma sabaudo (croce bianca su sfondo rosso) posizionato nella parte in bianco del tricolore.
Dalla stagione 1931/32, per cinque anni, lo scudetto tricolore fu sostituito interamente dallo stemma sabaudo affiancato dal fascio littorio che in seguito fu apposto solo sulle maglie della squadra vincitrice della Coppa Italia. Per rivedere il tricolore al suo posto si dovette attendere la fine della seconda guerra mondiale, nella stagione 1945/46.
Con il passare degli anni le squadre partecipanti alla Serie A cominciarono ad accumulare `scudetti`: la prima squadra ad arrivare a 10 fu la Juventus e il suo presidente Umberto Agnelli, per celebrare lo storico traguardo chiese alla Lega Nazionale di introdurre un simbolo che lo celebrasse.
Ispirata dalla Stella al merito sportivo, un`onorificenza conferita dal Comitato olimpico nazionale, la Lega Nazionale fece istanza al Consiglio Federale della FIGC, che con una delibera del maggio 1958 stabilì la creazione di un “particolare distintivo di cui possono e potranno fregiarsi le società che abbiano vinto 10 campionati di Divisione Nazionale Serie A”.
I bianconeri furono quindi i primi al mondo a potersi fregiare della stella, accanto allo scudetto, nel 1958 e da quel momento la stella d`oro a cinque punte divenne il simbolo dei 10 campionati vinti.
Otto anni dopo l`Inter di Helenio Herrera diventò la seconda squadra italiana a poter cucire sulla maglia la stella in seguito alla vittoria del campionato 1965/66, mentre il Milan conquistò il decimo scudetto con annessa stella con la vittoria della Serie A 1978/79, chiusa con tre punti di vantaggio sul Perugia, prima squadra a non perdere nemmeno una volta durante un intero campionato.
Dopo la vittoria del dodicesimo scudetto dell`Inter nella stagione successiva, fu ancora la Juventus protagonista con la doppietta 1980/81 e 1981/82 che consegnò ai bianconeri la seconda stella, mentre sempre la Juventus ricevette la terza stella al termine della stagione 2013/14, quella dei 102 punti ottenuti con Antonio Conte in panchina.
Ora con la conquista del ventesimo scudetto, i nerazzurri potranno finalmente esibire sulla maglia la seconda stella.
Inter, un campionato trionfale
Grazie alla vittoria nel derby l`Inter è Campione d`Italia: riviviamo la stagione della seconda stella
“Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino…” Cantava Edoardo Bennato tracciando la rotta per l`Isola che non c`è.
Questa volta però non si tratta di un sogno, anche se i neroazzurri hanno giocato un campionato da favola: la seconda stella è realtà, l`Inter si è laureata Campione d`Italia per la ventesima volta con cinque giornate di anticipo. Riavvolgiamo il nastro di un campionato praticamente perfetto trascorso sempre in vetta alla classifica.
Dopo il terzo posto della Serie A TIM 2022/23 dietro a Napoli e Lazio i nerazzurri vivono un`estate di cambiamenti: salutano Onana e capitan Handanovic e arrivano Sommer e Audero, in difesa Pavard e Bissek sostituiscono Skriniar e D`Ambrosio, mentre a centrocampo escono Brozovic, Gagliardini e Gosens per far posto a Frattesi, Klassen e Cuadrado. Rivoluzione anche in attacco: tutto cambia intorno a Lautaro Martinez, con gli addii di Lukaku, Dzeko e Correa e l`arrivo di Thuram, Arnautovic e Sanchez.
Nonostante i tanti volti nuovi l`Inter si dimostra subito compatta e coesa e parte a razzo con cinque vittorie nelle prime cinque partite tra cui spiccano il 4-0 casalingo con la Fiorentina e soprattutto il 5-1 nel derby contro il Milan.
Prima del turno infrasettimanale di fine settembre la squadra di Simone Inzaghi è già prima da sola con 14 gol fatti e solo uno subito. Poi però arrivano il primo e al momento unico ko con il Sassuolo, che vince 2-1 a San Siro e il 2-2, sempre in casa, con il Bologna (in mezzo la vittoria con la Salernitana) che permettono al Milan di prendere la vetta della classifica in solitaria prima della sosta di ottobre: sarà l`unica settimana in cui l`Inter non potrà guardare tutti quanti dall`alto verso il basso.
Alla ripresa i neroazzurri ripartono fortissimo e mettono in fila quattro vittorie di fila con Torino, Roma, Atalanta e Frosinone. Si arriva così alla 13ª giornata che propone Juventus-Inter. I milanesi si presentano a Torino con due punti di vantaggio sui bianconeri, che nel frattempo sembrano essere l`unica squadra capace di reggere il ritmo. Vlahovic la sblocca al 27`, Lautaro pareggia dopo 6 minuti: finisce 1-1 e i distacchi rimangono inalterati.
Le due squadre continuano a darsi battaglia fino a fine anno ottenendo quattro vittorie (l`Inter batte 3-0 il Napoli, 4-0 l`Udinese e 2-0 Lazio e Lecce) e un pareggio (entrambe 1-1 contro il Genoa).
L`Inter al giro di boa, il 6 gennaio, batte in extremis il Verona che sbaglia il rigore del 2-2 al 100` e conquista il titolo simbolico di campione d`inverno. Poi proprio quando, complice l`impegno dei neroazzurri nella EA SPORTS FC Supercup poi vinta in finale col Napoli in Arabia Saudita, la Juve ha la possibilità di prendere la vetta della classifica, i bianconeri calano mentre l`Inter continua a vincere. Nella 22ª giornata la squadra di Allegri pareggia in casa con l`Empoli, mentre Lautaro Martinez decide la sfida con la Fiorentina, poi nel turno successivo, il 4 febbraio, la squadra di Simone Inzaghi vince lo scontro diretto di San Siro grazie ad un`autorete di Federico Gatti e comincia a prendere il largo, nonostante la partita da recuperare, non giocata per gli impegni di Supercoppa.
La marcia inarrestabile dell`Inter, cominciata con la vittoria ottenuta col Verona nella 19ª giornata, rallenta solo alla 29ª con l`1-1 casalingo col Napoli che chiude una striscia di dieci vittorie consecutive impreziosite, oltre che dall`affermazione contro la Juventus, anche dal 4-2 a domicilio sulla Roma di Daniele De Rossi, dal 4-0 contro l`Atalanta nel recupero della 21ª giornata e dalla vittoria per 1-0 sul Bologna.
Mentre i nerazzurri continuano a infilare vittorie, ne arrivano altre due contro Empoli e Udinese prima del pareggio di settimana scorsa contro il Cagliari, alle loro spalle cambia l`inseguitrice: i torinesi non si riprendono, scivolano al terzo posto facendosi scavalcare dal Milan alla 28ª. Diventano i rossoneri la squadra da tenere a distanza: il distacco non scende mai sotto i 14 punti e per uno scherzo del destino il calendario regala all`Inter la possibilità di vincere lo scudetto della seconda stella proprio nel derby contro i cugini.
Detto fatto: l`Inter batte 1-2 il Milan grazie ai gol di Acerbi e Thuram e conquista il titolo al primo match point. La festa nerazzurra può cominciare.
Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino: l`Inter ha trovato la strada verso l`Isola che non c`è.
(Foto LaPresse)