Va pensiero allegriano nel Derby d’Italia. Di Giuseppe Marchetta
Nell’allegra semplicità allegriana la Juve con l’Inter ha rischiato di perder la faccia. Per tornar ai temi cari al Max, l’uomo di Livorno ha lasciato i suoi cavalli al pascolo a brucar erba nel primo tempo, pensando e sperando che bastasse dar loro il compito di divertirsi e basta. Ma i suoi ragazzi più non divertono sè, ne tanto meno gli altri, chè troppo attaccati son a principi d’ordine superiore che travalicano la pur saggia statura del livornese. I dettami del risultato a tutti i costi, che la corte d’Elkann in primis e poi d’Agnelli reclaman dall’alto della lor turris eburnea, entro la lor pur spessa campana di vetro. Le nuove maglie stile palio di Siena che i ragazzi d’Allegri dovranno presto indossare, son figlie di logiche legate alla vil pecunia ed al risultato. Oggi come oggi se vuoi riuscire ad alti livelli non basta più sbarcare il lunario: si deve performare, occorre il risultato, a tutti i costi, in un mondo in cui l’avversario ora si chiama: “competitor”, i compagni di squadra: “stakeholders”, il domani: “progetto” ovvero “upgrade” a “step” successivi, i tuoi superiori: “Governance”, la tua libera iniziativa: “Risk Response Planning”, comunque condizionata dal “Quality Control”. Mi domando: che ci sta a fà un livornese di porto come il Max, per cui 1+1 fa sempre 2, in un mondo in cui prevale sempre più lo schema, il tecnicismo e la meccanicizzazione a tutti i livelli. Vorrebbe lui che il calcio tornasse ad esser semplice, come ai tempi di Rocco o del “Mago” Herrera, oppur di Giuanin Trapattoni da Cusano Milanino. Il calcio allora era poesia ed i suoi artefici poeti e pittori, per non dir musicisti e danzatori. Guardavi il Brasile di Feola e ti veniva di ballar la samba. Vedevi Platini ed i suoi lanci iperbolici e capivi la bellezza della Sagrada Familia. Maradona e capivi che anche chi vive d’espedienti può finir in Paradiso. C’ha provato il Max per un tempo, a viver nel mondo suo, chiedendo ai suoi di divertirsi e divertire. Ma poichè il suo piccolo mondo stava per esser asfaltato, per forze maggiori e ed agnelliani improperi, egli è tornato allo schema rito e ritrito: fatti sfogare gli avversari, un paio di cambi spacca partita, venti minuti fatti bene e risultato in cassaforte. Ed a momenti poratava a casa pure i 3 punti! ma veniam per ordine. Allegri lo aveva annunciato alla viglia che avrebbe punato su alcuni esperimenti ma evidentemente non in formazione e negli ruoli specifici, ché presenta il solito 4-3-2-1 ed i suoi pupilli al loro solito posto in campo con Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Cuadrado, Ronaldo, Bernardeschi. L’esperimento è, come detto, di natura mentale: giocare per divertirsi. Spalletti risponde da par suo con Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic; Icardi. Arbitra Banti, detto “Lino”, che all’improvviso emette uno strano sibilo: si parte! 1′ break di Bonucci e conclusione di controbalzo dalla lunga distanza. Blocca Handanovic. 3′ disimpegno elaborato della Juve: bravo Szczesny ad alleggerire la pressione e bravo Alex Sandro nel gestire il pallone. 5′ Alex Sandro in ritardo su Politano: scorrettezza onesta ma evidente. 6′ chiusura di Emre Can che mette in corner sul cross basso di Perisic. 7′ tiro al volo con l’esterno destro da fuori area sugli sviluppi di corner di Nainggolan, sorpreso nella circostanza Szczesny che tocca ma non respinge. Gol in fotocopia a quello di Nelinho a Zoff nella finalina di Baires 1978, per intenderci. 1-0 e palla al centro! 10′ controllo e conclusione di destro al limite del Chiello. Fuori dallo specchio. 11′ cross di Bernardeschi fuori misura: parte alta della traversa. 11′ gomitata di Icardi a Bonucci. Niente cartellino, secondo Banti. 12′ grande intervento di Szczesny che alza sulla traversa il diagonale di Icardi. 13′ stacco imperioso di De Vrij sugli sviluppi di corner. Riflesso di Szczesny che blocca in due tempi. 17′ tiro di Perisic con deviazione di Chiellini col pallone che s’impenna. Alza sulla traversa Szczesny. 18′ Ronaldo apparecchia, Bernardeschi calcia di prima intenzione dai 40 metri. Un missile che sfiora la traversa, Handanovic immobile. 22′ batti e ribatti in area Juve. Alla fine è Perisic a calciare da posizione defilata. Palla alta. 22′ lancio di Emre Can per Bernardeschi a campo aperto troppo lungo, esce Handanovic. 23′ brutto fallo di Brozovic in netto ritardo su Pjanic. Niente giallo per Banti. 24′ destro strozzato di Perisic da fuori. Sul fondo. 26′ traversone di Pjanic che taglia l’area ma troppo alto per qualunque avanti bianconero. 27′ lancio di Bonucci a premiare l’inserimento di Matuidi, suggerimento troppo lungo. 29′ chiusura di Cancelo che libera l’area sul cross basso di Icardi. 30′ parapiglia in area, alla fine calcia Icardi murato da Matuidi. Poi libera Chiellini. 30′ stacco di Icardi sugli sviluppi di corner, palla alta. 31′ botta improvvisa da fuori di CR7, a un metro dall’incrocio. 34′ cross di Ronaldo ma Brozovic devia in corner, il portoghese si lamenta coi compagni per il mancato movimento verso la porta. 35′ destro potente da fuori di Cancelo, ma la conclusione si alza sulla traversa. 36′ contatto Matuidi-D’Ambrosio in area Inter: Banti assegna il calcio di punizione in favore dei nerazzurri. Il francese ha qualcosa da dire al nerazzurro, non sembrava esserci irregolarità. 38′ chiusura di Chiellini che respinge il cross basso di Icardi. 39′ pestone di Pjanic su Politano: rischia il giallo il bosniaco. 40′ ammonito Cuadrado per sgambetto su Asamoah. 44′ ammonito Perisic per tackle in netto ritardo sulla caviglia di Cuadrado. 45′ ammonito Chiellini che scalcia involontariamente le gambe di Nainggolan. Poi Banti manda tutti ad abbeverarsi, chè fa pure caldino. A Spalletti andrebbe benone così. Ad Allegri girano, abbandona gli esperimenti e torna a monetizzare, pensando al risultato tout court e gli sovvengono i soliti assi nella manica. Quindi si riparte a San Siro. 47′ cross di Ronaldo: il pallone rimbalza in area ma non trova deviazioni da parte degli attaccanti bianconeri. 48′ Cuadrado giù in area dopo contatto con Brozovic. Non sembra esserci irregolarità del croato. 52′ triangolazione tra Can e Ronaldo: il tocco del tedesco è però fuori misura. 54′ azione insistita di D’Ambrosio che entra in area dopo aver saltato un paio di avversari. Sul tentativo di cross, libera con affanno la difesa bianconera. 57′ Matuidi impatta col braccio un cross di D’Ambrosio. Punizione pro-Inter. 58′ rasoiata dal limite di Perisic che trova l’esterno della rete dando l’impressione del gol. 59′ Perisic anticipa Cuadrado: il colombiano stava per andare al tiro in area. 61′ deviazione volante in area a botta sicura di CR7, De Vrij s’immola. 62′ mancino secco e radente di CR7 dal limite sul primo palo, dopo il tacco smarcante di Pjanic di tacco. Handanovic può solo ammirare. Pareggio bianconero! 65′ Skriniar travolge Ronaldo: fallo evidente. 66′ contatto in area Juve Bernardeschi-Icardi: Mauro rovina a terra ma non c’è irregolarità. 69′ pericoloso tocco di Asamoah verso Handanovic che riesce comunque a bloccare il pallone. 71′ miracolo di Szczesny che alza sulla traversa una conclusione a botta sicura di Perisic da un metro dalla porta. 72′ mano di Vecino in area con braccio attaccato al corpo sul colpo di testa ravvicinato di De Vrij. 73′ chiusura di Perisic che riesce ad anticipare Cuadrado. 77′ affondo fino alla linea di fondo, cross morbido al bacio di Spinazzola e tiro di volo di Pjanic. Blocca Handanovic. 79′ conclusione di Emre Can dal limite dopo un gran numero di Cuadrado. Pallone alto di un soffio. 80′ Joao Mario entra in area e prova il tiro da posizione decentrata. Respinge Szczesny in corner. 84′ conclusione dal limite di Martinez larga di un paio di metri. 87′ tacco di Pereira a liberare Spinazzola il cui cross viene deviato in corner. 88′ Ronaldo giù in area su blocco di Asamoah, lascia correre Banti. Rimane qualche dubbio. 90′ affondo sulla destra e cross basso di Ronaldo, il pallone dopo il tocco di D’Ambrosio carambola sul petto dei Pereira e termina alto di un soffio. 90’+2′ ammonito Kean per intervento in ritardo su Joao Mario. Quindi cala il sipario su d’un confronto giocato al 100% dall’Inter ed a metà dalla Juve che ha fatto sul serio nei 20 minuti finali, sfruttando la freschezza dei suoi assi nella manica: Spinazzola e Kean. E pensare che altri assi (Douglas, Khedira e Mandzukic) son lontani come pure giocoforza ormai la Champions.
Amen
PAGELLE JUVENTUS:
SZCZESNY 8: ha salvato il risultato in almeno 3 occasioni. Nulla poteva sulla botta d’esterno da fuori (alla Nelinho) di Nainggolan.
CANCELO 7: abbastanza continuo avanti e ‘ndrè come il mercurio del termometro, là sulla destra.
BONUCCI 5,5: lento ed involuto, specie nelle chiusure difensive, ove è sempre in ritardo, perciò falloso.
CHIELLINI 6: ancor lontano dalla migliore condizione. Almeno annulla Icardi, o quasi, che stavolta contro la Juve stecca.
ALEX SANDRO 4,5: lentezza da bradipo. Inguardabile se tenta l’affondo.
SPINAZZOLA 7,5: entra “Spina-nel-fianco” e l’intera Inter barcolla. Ogni sua finta, ogni suo dribbling, una pennellata d’autore. Cross dal fondo morbidi e sublimi. E’ lui il vero asso nella manica di paron Allegri.
EMRE CAN 6,5: lotta leoninamente su ogni palla, portando in avanti il gioco sulla destra coadiuvato da Cancelo.
PJANIC 5,5: poco visibile il suo apporto in fase di costruzione, a parte lo splendido assist di tacco per il fulminante CR7. Abbastanza fallosetto in mezzo al canile.
MATUIDI 6: lotta e corre a testa bassa. Ma deve ancora imparare ad alzarla.
KEAN 6,5: entra e vivacizza il gioco in avanti, accentra su di sè gli stopperoni avversari, liberando così CR7 su tutto il fronte d’attacco.
CUADRADO 6: molto cercato dai compagni, si perde spesso in dribbling su sè stesso. Sideralmente lontano dalla forma migliore.
BERNARDESCHI 6: divenuto ormai uomo dai sette polmoni a servizio della squadra, un Matuidi sulla destra. Ma anche lui, come Dybala, sembra aver smarrito il talento realizzativo.
RONALDO 7,5: fresco e pimpante all’inizio, s’attenua nel mezzo, riemerge nel finale con un gran gol d’astuzia, rapidità ed energia ed un cross al 90′ che meritava d’esser finalizzato meglio.
ALLEGRI 7: corregge in corsa l’assetto, come solo i grandissimi.
PAGELLE INTER:
Handanovic 6, D’Ambrosio 6, De Vrij 6,5, Skriniar 6,5, Asamoah 6, Vecino 5, Brozovic 5,5, Politano 5 (79′ Joao Mario 6), Nainggolan 7,5 (74′ Borja Valero 6), Perisic 6, Icardi 5,5 (82′ Lautaro Martinez 6). All. Spalletti 6,5.
ARBITRO (sig. Luca Banti di Livorno) 7: non ci si accorge di lui in campo. Il che lo rende immane.