DARDAN VUTHAJ AD APERI C: PER ARRIVARE TRA I PROFESSIONISTI FONDAMENTALE LA GAVETTA
DARDAN VUTHAJ AD APERI C: PER ARRIVARE TRA I PROFESSIONISTI FONDAMENTALE LA GAVETTA
L’attaccante dell’Audace Cerignola intervistato da Sarah Castellana
Firenze 22 maggio 2024. Aperi C, la trasmissione dedicata interamente al campionato di Serie C NOW condotta da Sarah Castellana, fa cifra tonda: con quella odierna, sono 20 le puntate andate in onda ogni mercoledì alle 19 su Lega Pro Official YouTube.
L’ospite della puntata arriva direttamente dal girone C della Serie C NOW, e più specificatamente dall’Audace Cerignola: si tratta dell’attaccante Dardan Vuthaj, che ha risposto alle domande di Sarah Castellana, oggi affiancata dal telecronista di Sky Sport Riccardo Morelli.
Un lungo girovagare, quello di Vuthaj, tra tanti club italiani prima di approdare all’Audace Cerignola: dal Savona al Monopoli, passando per Imolese, Novara e Crotone. “Il mio percorso è stato un po’ travagliato: ho iniziato nel settore giovanile del Genoa, ma non potevo giocare tra i professionisti per questioni legate al passaporto. Così sono dovuto ripartire dalla Serie D, facendo la gavetta, e solo vincendo il campionato ho potuto esordire tra i professionisti” – così l’attaccante del club pugliese sugli inizi di carriera in Italia.
37 reti nella stagione 2021/2022, promozione per il Novara in Serie C e palma del miglior cannoniere delle prime quattro categorie del calcio italiano. Risultati e successi indimenticabili, che Vuthaj ha commentato con queste parole: “Si tratta di un’emozione grandissima che ho avuto la fortuna di vivere in prima persona. Fare gol è difficile in qualunque categoria, riuscire a realizzarne 37 è incredibile. Il merito di quei gol è da condividere con i miei compagni del Novara, che mi hanno trasmesso tanto dentro e fuori dal campo e che sento ancora oggi quotidianamente”.
Infine, su domanda di Riccardo Morelli, l’attaccante gialloblù ha parlato dell’aria che si respira all’interno del gruppo squadra: “A Cerignola ho trovato un gruppo fenomenale, un ambiente sano e ricco di persone umili, dove nei momenti di difficolta l’uno ha sempre aiutato l’altro. Questa per un calciatore è la cosa più importante”.
L’attaccante dell’Audace Cerignola intervistato da Sarah Castellana Firenze 22 maggio 2024. Aperi C, la trasmissione dedicata interamente al campionato di Serie C NOW condotta da Sarah Castellana, fa cifra tonda: con quella odierna, sono 20 le puntate andate in onda ogni mercoledì alle 19 su Lega Pro Official YouTube. L’ospite della puntata arriva direttamente dal girone C della Serie C NOW, e più specificatamente dall’Audace Cerignola: si tratta dell’attaccante Dardan Vuthaj, che ha risposto alle domande di Sarah Castellana, oggi affiancata dal telecronista di Sky Sport Riccardo Morelli. Un lungo girovagare, quello di Vuthaj, tra tanti club italiani prima di approdare all’Audace Cerignola: dal Savona al Monopoli, passando per Imolese, Novara e Crotone. “Il mio percorso è stato un po’ travagliato: ho iniziato nel settore giovanile del Genoa, ma non potevo giocare tra i professionisti per questioni legate al passaporto. Così sono dovuto ripartire dalla Serie D, facendo la gavetta, e solo vincendo il campionato ho potuto esordire tra i professionisti” – così l’attaccante del club pugliese sugli inizi di carriera in Italia. 37 reti nella stagione 2021/2022, promozione per il Novara in Serie C e palma del miglior cannoniere delle prime quattro categorie del calcio italiano. Risultati e successi indimenticabili, che Vuthaj ha commentato con queste parole: “Si tratta di un’emozione grandissima che ho avuto la fortuna di vivere in prima persona. Fare gol è difficile in qualunque categoria, riuscire a realizzarne 37 è incredibile. Il merito di quei gol è da condividere con i miei compagni del Novara, che mi hanno trasmesso tanto dentro e fuori dal campo e che sento ancora oggi quotidianamente”. Infine, su domanda di Riccardo Morelli, l’attaccante gialloblù ha parlato dell’aria che si respira all’interno del gruppo squadra: “A Cerignola ho trovato un gruppo fenomenale, un ambiente sano e ricco di persone umili, dove nei momenti di difficolta l’uno ha sempre aiutato l’altro. Questa per un calciatore è la cosa più importante”.