Sudtirol, per gli allievi under 16 lega pro un super allenatore, Paolo Tornatore
Sudtirol, per gli allievi under 16 lega pro un super allenatore, Paolo Tornatore
All’ex allenatore di Virtus Don Bosco, Merano e Piani la guida della formazione giovanile biancorossa che in questa stagione – per la prima volta – milita in un campionato a carattere nazionale al pari di Beretti, Allievi e Giovanissimi.
Paolo Tornatore: cosa vuol dire per lei essere arrivato ad allenare nelle giovanili dell’FC Südtirol?
“È il raggiungimento di un sogno. Penso che lavorare per una società professionistica sia il sogno di tutti e io l’ho raggiunto, anche in maniera inaspettata visto il mio esonero dalla Virtus Bolzano nella scorsa stagione. Speriamo di fare una bella stagione e di valorizzare giovani che prima o poi possano arruvare a far parte della prima squadra”.
Che differenza c’è tra l’allenare una squadra adulta e una squadra giovanile?
“Devo ancora capire tutte le differenze perché bene o male fino ad ora avevo allenato sempre gli adulti. Sicuramente con i giovani ci sono aspetti da seguire che magari sottovaluti nei grandi. Ho comunque già trovato ragazzini maturi, che sanno cosa vogliono e quindi non ho cambiato di molto il mio modo di lavorare”.
Quanto è impegnativo per i ragazzi allenarsi quattro volte a settimana?
“Il direttore sportivo Luca Piazzi ha spiegato loro che sono sacrifici che riguardano la loro passione. È un impegno gravoso soprattutto per quelli che provengono da fuori provincia ma a loro sembra non pesare e non c’è mai stato sinora qualcuno che è arrivato in ritardo. È una scuola importante per il loro futuro e anche se non diventeranno tutti calciatori professionisti raccoglieranno ugualmente i frutti del loro impegno perché un’esperienza così è altamente formativa anche sotto il profilo umano”.
Quali sono i concetti base che vuole trasmettere ai suoi ragazzi anche sulla scorta della sua esperienza da calciatore?
“Per me i valori fondamentali sono la passione, l’amore per le cose che si fanno e il rispetto: con questi concetti si può arrivare lontano. Vogliamo ragazzi che prima di essere calciatori siano uomini. La tecnica e la parte fisica verranno di conseguenza”.